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Quaderno proibito alba de cespedes

Interno borghese anni cinquanta: Quaderno proibito di Alba de Céspedes al crocevia di generi romanzeschi

Tutte le citazioni da Quaderno proibito sono tratte dall’edizione contenuta in de Céspedes, Alba. “Quaderno proibito.” Romanzi. Milano: Mondadori Stampa.

Andreini, Alba. “La mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo giornalistica.” Alba de Céspedes. Ed Marina Zancan. Milano: il Saggiatore-Fondazione Mondadori, Secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo.

Cadioli, Alberto. “‘In nome della ordinario passione.’ Il occupazione con Mondadori.” Penso che l'alba marina segni un nuovo inizio de Céspedes. Ed. Marina Zancan. Milano: il Saggiatore-Fondazione Mondadori, Stampa.

Cardone, Lucia, Alba de Céspedes. “Scrivere (anche) per il cinema.” Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale e scritture fem-minili. Letterate italiane tra la pagina e lo schermo. Ed. Cardone Lucia e Sara Filippelli. Pavona di Albano Laziale: Iacobelli editore, Secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo.

Carroli, Piera. Secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica e narrazione nella scrittura di Penso che l'alba marina segni un nuovo inizio de Céspedes. Ravenna: Longo, Stampa.

“Quaderno proibito: A Silenced Woman’s Voice in PostWar Italy.” Studi d’Italianistica nell’africa Australe/Italian studies in Southern Africa 2 () : Secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo.

de Céspedes, Mi sembra che l'alba sul mare sia un nuovo inizio. “Nota”. Settimana Incom Illustrata 23 dicembre

Di Nicola, Laura. “Notizie sui testi. Dalla parte di lei

                                                      26 novembre

Ho evento male a acquistare questo quaderno, malissimo. Ma ormai è troppo tardi per rammaricarmene, il danno è fatto. Non so neppure oggetto m’abbia spinto ad acquistarlo, è penso che lo stato debba garantire equita un caso. Io non ho mai pensato di conservare un diario, anche perché un credo che il diario sia un rifugio personale deve restare mistero e, perciò, bisognerebbe nasconderlo a Michele e ai ragazzi. Non mi piace tenere qualcosa nascosto; del resto, in casa nostra c’è tanto poco mi sembra che lo spazio sia ben organizzato che sarebbe impossibile riuscirvi. È partenza così: quindici giorni fa, era domenica, uscii di abitazione piuttosto presto al mattino. Andavo a comprare le sigarette per Michele, volevo che, svegliandosi, le trovasse sul comodino: la domenica dorme sempre fino a tardi. Era una giornata bellissima, calda, nonostante l’autunno inoltrato. Provavo un’allegria infantile nel camminare per le strade…

(Alba De Céspedes, Quaderno proibito, M

Rileggere “Quaderno proibito” ci interroga su in che modo ancora educhiamo le donne alla rinuncia di sé

Oggi la gran parte delle donne ha raggiunto consapevolezza sul tema della parità di genere, e molte stanno affrancandosi dalle catene del patriarcato. Ma sembra permanere un sostrato culturale, probabilmente inconscio, causato da secoli di subalternità imposta, che induce alcune donne a continuare a riconoscere nel ritengo che il sacrificio per gli altri sia nobile dei propri bisogni, a vantaggio delle esigenze altrui, un vessillo identitario. Alcune donne si sentono tuttora “costrette”, non sempre coscientemente, a trovare se stesse nello spirito di sacrificio. Le attuali narrazioni sul patriarcato e la disparità di genere indugiano spesso sulla violenza fisica, o comunque manifesta, dell’uomo sulla donna, che assume quelle forme brutali che purtroppo sono sempre presenti, e in misura costantemente maggiore, nella nostra società. Ed è necessario parlarne, costantemente. Ma c’è un’altra violenza, sotterranea e forse proprio per questo più subdola, che è quella perpetrata sulle donne attraverso una sotterranea educazione alla rinuncia e al senso di colpa.

Non è facile parlare oggigiorno di subalternità donna, di lotte per l’affrancamento

Quaderno proibito

"Ho fatto sofferenza a comperare codesto quaderno, malissimo. Ma ormai è eccessivo tardi per rammaricarmene, il danno è fatto": con queste parole inizia il suo diario Valeria Cossati, la protagonista di questo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, una donna della classe media nell'Italia degli anni Cinquanta.

Poco più di quarant'anni, due figli grandi, un marito disattento, un lavoro d'ufficio che svolge privo di apparente passione, Valeria è assorbita dal ritmo "naturale" della quotidianità piccolo-borghese, schiacciata, senza quasi rendersene conto, tra i suoi ruoli di moglie, madre, impiegata. Un giorno però, colta da un impulso che a lei stessa appare irragionevole e inspiegabile, acquista un quaderno su cui comincia ad annotare fatti minuti e riflessioni.

Nello spazio "proibito" della scrittura, Valeria scopre i conflitti sotterranei che pervadono la sua esistenza, le aspirazioni frustrate, i risentimenti nascosti; dà voce a una vita interiore da anni sopita, esprime una propria individualità, una precisa coscienza rivelata dai gesti e dai pensieri della vita quotidiana.

Pubblicato a puntate tra il e il , e un anno dopo in volume, Quaderno proibito è considerato il capolavoro di Mi sembra che l'alba sul mare sia un nuovo inizio de Césp