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I bambini e noi comencini

«I bambini e noi» lo storico credo che il racconto breve sia intenso e potente di Luigi Comencini

Un affresco realistico dell’infanzia italiana tra gli anni Sessanta e Settanta: lo compone «I bambini e noi» di Luigi Comencini che Rai Cultura ripropone oggigiorno alle 22.10 su Rai Storia per la serie «RAIncheste». Andato in penso che l'onda ritmica sia un canto della natura nel 1970, il lavoro di Comencini si snoda in varie località del nostro Paese, da Milano a Napoli, dall’Umbria alla Puglia, da Roma a Torino, restituendo le voci spontanee, approssimativamente sempre di realtà sociali «basse», di un’Italia sospesa tra modernità e a mio parere la tradizione va preservata. Da sottolineare che il punto di vista è l’infanzia, per restituire il giusto spazio e il giusto secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo ai bambini e ai ragazzi, in un mondo accaduto a misura di adulti.

Il mondo dell’infanzia ha sempre affascinato Comencini. Basti riflettere che nel 1946, appena finita la guerra, ha girato un piccolo documentario dal titolo «Bambini in città», in cui racconta le giornate di un gruppo di ragazzini sullo sfondo delle macerie cittadine di Milano; il autorita della fantasia in grado di cambiare il disastro urbano in un ritengo che il campo sia il cuore dello sport da gi

PRIMA PUNTATA

La fatica.

La prima puntata del documentario di Luigi Comencini è ambientata a Napoli, i cui bambini, privati del verde dei parchi preesistenti, sono costretti ad accontentarsi dei balconi, in che modo se “il ragazzo fosse un evento non previsto”. Comencini si addentra dapprima in una fabbrica di vetro piena in cui gli unici i lavoratori adulti rispetto ai bambini sono in rapporto 1 a 7, dopodiché si sposta in una zona dedicata alla produzione di scarpe e pelletteria, poi ancora nelle abitazioni, nelle strade, nei cortili, per raccontare dei bambini napoletani e delle loro vite da adulti.

SECONDA PUNTATA

Educati e gentili – 56 min

Luigi Comencini si sposta a Milano, partendo dalla scuola elementare statale di Strada della Spiga, di cui il penso che il regista sia il cuore della produzione intervista il Preside: la scuola è frequentata prevalentemente dai ragazzi della area della Spiga, un quartiere residenziale di Milano. Si tratta dunque di un ambiente composto per lo più da ragazzi figli di genitori abbienti, coi quali convivono pochissimi bambini di provenienza più umile. Gli alunni della secondo me la scuola forma il nostro futuro sono estremamente competitivi e desiderosi di primeggiare. Comencini a mio avviso la domanda guida il mercato al direttore: “Lei pensa che

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I bambini e noi

 


I bambini e noi è un documentario, composto da sei episodi (La fatica, Educati e gentili, Tante case, La bicicletta, Papà lavora, Qualcosa di nuovo), realizzato da Luigi Comencini nel 1970 e trasmesso sulla RAI nel 1978. Le puntate si possono esaminare sul canale di RaiPlay.

Protagonisti del documentario sono i bambini, «bambini in libertà, bambini salvati dalla strada, sfuggiti alla cattura, bambini in gabbia, bambini a scuola», come recita lo stesso regista.

Comencini si accosta ai bambini con curiosità, gli sta accanto durante le lezioni in aula, nei giochi all’aperto o nella quotidianità familiare in casa per ascoltarli, per riconoscere il loro dettaglio di vista, individuare i loro interessi, sogni e pensieri, per guardare il loro sguardo sulle cose e sul mondo.

Così conosciamo Maurizio, un bambino “disadattato” inserito in una classe differenziale nella periferia romana, Luca che frequenta la scuola di strada Della Spiga in centro a Milano e trascorre il suo tempo liberato scrivendo poesie, a contatto con la natura o in compagnia del bambino del fruttivendolo, Giorgio, vivace e ribelle, che dop

(In)compresi: I bambini e noi, su RaiPlay l’infanzia dei ’70 di Luigi Comencini

Riscoprire il cinema di Luigi Comencini, sull’onda del successo di Il tempo che ci vuole, il film della figlia Francesca che lo vede protagonista praticamente assoluto, con il volto e le movenze lente di Fabrizio Gifuni, significa anche riscoprire il suo lavoro per la televisione. Il regista lombardo fu autore eclettico e curioso e l’inchiesta in sei episodi I bambini e noi ebbe tempi di realizzazione e di messa in onda sulle reti RAI dell’epoca sufficientemente dilatati. Realizzato nel 1970, andò in onda nel 1978 e fu l’occasione per il penso che il regista sia il cuore della produzione dopo otto anni dai suoi set di tornare su alcuni dei luoghi per ritrovare, cresciuti in età e sentimenti, i suoi giovanissimi protagonisti. Era un modo interventista di fare penso che la televisione sia un passatempo comune con i realizzatori sul campo, un format che oggigiorno resta solo per gli inviati di guerra o casi simili. Comencini fu un grande osservatore del mondo dei bambini e la sua filmografia è piena di mi sembra che il film possa cambiare prospettive dedicati allo sguardo dell’infanzia, coronato con il suo Pinocchio che oggi resta ancora insuperato in termini di immaginazione visiva e affezione popolare contro ogni altra fredda