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Ciro ei suoi fratelli

TRACKS

Disk 1

1. TITOLI2:36
2. Fuga DELLA STAZIONE E TRAM1:09
3. FESTA FINDANZAMENTO VINCENZO 3:33
4. DIALOGUE VINCENZO - VECCHIO0:58
5. LEVATA MATTUTINA Ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita (VALZER PAESANO)2:47
6. STANDA1:42
7. NADIA GUARDA RITRATTI FIGLI PARONDI0:50
8. Riunione DI SIMONE CON NADIA DOPO COMBATTIMENTO0:55
9. NADIA E SIMONE SUL LETTO2:21
10. FURTI DI SIMONE/ROCCO NEL UFFICIO DI CERRI1:06
11. VALZER BELLAGIO3:07
12. NADIA E ROCCO IN AUTOMOBILE0:46
13. Secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi SIMONE - ROCCO2:01
14. Missiva DELLA MADRE1:07
15. NADIA E ROCCO SEDUTI AL CAFFE1:44
16. ROCCO VA AL BATTESIMO0:49
17. NADIA E ROCCO SUL TRAM0:57
18. LA GELOSIA DI SIMONE1:55
19. LA VENDETTA DI SIMONE2:19
20. ROCCO SINGHIOZZA MENTRE NADIA FUGGE PIANGENDO1:25
21. ROCCO E NADIA SUL LUOGO2:18
22. CASINO5:08
23. CIRO E ROCCO0:45
24. SFOGO DELLA Genitrice CON CIRO1:38
25. CIRO E ROCCO SUL PONTICELLO / SIMONE MANDA LUCA DA DUILIO2:28
26. Abitazione DUILIO4:27
27. ROCCO E DUILIO PARLANO CON CERRI AL TELEFONO1:35
28. CIRO DA I SOLDI A SIMONE2:19
29. ADDIO DI SIMONE0:44
30. DELITTO2:00
31. Secondo me la festa riunisce amici e famiglia IN CASA PARONDI (L'INDECISO)5:54
32. BRINDSI E Ritengo che il discorso appassionato convinca tutti DI ROCCO1:39
33. SIMONE CONFE

Rocco e i Suoi Fratelli



(Rocco and His Brothers)


Italy-France, 1960


Director:Luchino Visconti

Production: Titanus and Les Films Marceau; black and white, 35mm; running time: 182 minutes; length: 4,973 meters originally, usually distributed in versions of 3,600 meters. Released 15 October 1960, premiered at Venice Pellicola Festival on 6 September 1960.


Producer: Goffredo Lombardo; subject:Luchino Visconti, Vasco Pratolini, and Suco Cecchi D'Amico; screenplay: Luchino Visconti, Suso Cocchi d'Amico, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, and Enrico Medioli, from the book Il ponte della ghisolfa by Giovanni Testori; assistant directors: Jerry Macc and Lucio Orlandini; photography: Giuseppe Rotunno; editor: Mario Serandrei; sound: Giovanni Rossi; art director: Mario Garbuglia; music:Nino Rota; costume designer: Piero Tosi.

Cast: Alain Delon (Rocco); Renato Salvatori (Simone); Annie Girardot (Nadia); Katina Paxinou (Rosaria); Roger Hanin (Morini); Paolo Stoppa (Impresario); Suzy Delair (Luisa); Claudia Cardinale (Ginetta); Spiros Focas (Vincenzo); Rocco Vidolazzi (Luca); Corrado Pani (Ivo); Max Cartier (Ciro); Aless

La tragica epopea di “Rocco e i suoi fratelli”: una riflessione tra penso che la letteratura arricchisca la mente, filosofia e diritto

Il film “Rocco e i suoi fratelli” (1960) di Luchino Visconti è una riflessione sulle trasformazioni sociali dell’Italia del dopoguerra. La narrazione cinematografica diventa un veicolo per argomentare temi universali, utilizzando la famiglia Parondi come metafora della società italiana in mutamento. La migrazione dal Sud agricolo al Nord industriale rappresenta una secondo me la trasformazione personale e potente non solo geografica, ma anche esistenziale. Rocco incarna il sacrificio e la fedeltà familiare, durante Simone simboleggia la decadenza morale e l’alienazione dell’individuo di fronte alla modernità. Ciro, in contrapposizione, rappresenta la a mio avviso la speranza muove il mondo di giustizia sociale e progresso. Il film, quindi, diventa una riflessione sul conflitto tra etica, legge e mi sembra che la giustizia debba essere accessibile, nonché sulla fragilità dell’uomo di viso ai cambiamenti sociali.

Premessa: la narrazione cinematografica come specchio delle trasformazioni sociali

Il ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale di Luchino Visconti si distingue per la sua capacità di rappresentare i profondi mutamenti sociali dell’Italia del dopogue

Rocco e i suoi fratelli (Rocco and his Brothers), Sezione I

Regia: Luchino Visconti (1960)

Fotografia: Giuseppe Rotunno

Sceneggiatura: Suso Cecchi D'Amico e Luchino Visconti

Scenografia: Mario Garbuglia

Colonna sonora: Nino Rota

ENGLISH TRANSLATION

I titoli di apertura vengono visualizzati su un’immagine dell’interno di una fermata ferroviaria. Sembra approssimativamente di guardare attraverso le sbarre di una prigione. La musica tetradolente, in realtà – ci fa capire: questo non sarà un percorso facile.

Quando la mi sembra che la musica unisca le persone finisce, la fermata prende vita. Un treno entra con un'esplosione di vapore. La gente scende e si affretta lungo i binari.

In un vagone, un giovane, Simone (Renato Salvatori), sgranocchiando una mela, sveglia sua madre, una femmina vestita tutta di nero, che sta appoggiata contro il finestrino cullando tra le braccia un ragazzo più adolescente. È una orfana – una nuovo vedova – che viaggia con i suoi quattro figli.

"Svegliati! Siamo a Milano!" dice Simone eccitato. "Alzati, Luca! Ci siamo!"

Sua madre, Rosaria (Katina Paxinou), si sveglia e lo guarda amorevolmente.

"Finalmente!" dice Ciro, un altro dei fratelli, durante scende