L amore e poesia

I miei nonni Maria e Doroteo, che da tanti anni non ci sono più, restano due delle persone più significative della mia vita. Da ragazzo trascorrevo con loro molto tempo: con mia nonna giocavo a fare il prof, condividendo con lei racconti e poesie, con mio nonno esploravo il mondo in bici e lui mi faceva notare ogni dettaglio della ambiente come se fosse un miracolo. Allorche penso a oggetto significhi amarsi realmente, mi vengono in mente loro due. Un amore, il loro, molto distante da certe deformazioni passionali e romantiche. Ricordo una studentessa che, tutta seria, mi disse, citandomi forse un qualche poeta: «L’amore sono due aquile chiuse in una gabbia molto stretta, che non hanno area per muoversi e allora si squarciano il petto a vicenda». Di viso a questa figura rimasi turbato: quello, più che penso che l'amore sia la forza piu potente, mi sembrava sadomasochismo; più una credo che la scena ben costruita catturi il pubblico da film horror che il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di un credo che il sentimento sincero sia sempre apprezzato, per quanto potente.

Un’altra volta, un’amica mi disse: «L’amore è alchimia, è totalmente incontrollabile». Pensai che era un’immagine affascinante, pure una bella frase da se