Tancredi e clorinda

CLAUDIO MONTEVERDI Il combattimento di Tancredi & Clorinda. Madrigals from the 7th & 8th Books Les Arts Florissants, William Christie

The Paroxysm of the passions.
Monteverdi&#;s Seventh and Eighth Books represent the ultimate culmination of the &#;representative madrigal&#;, that veritable musical theatre of the human passions. In Il Combattimento di Tancredi e Clorinda the genre far surpasses its original boundaries and almost becomes a small opera in its dramatic power.
This title was released for the first time in

Combattimento di Tancredi e Clorinda, SV

Musica:Claudio Monteverdi ( - )
Testo:Torquato Tasso
Organico:soprano, 2 tenori, 4 viole da brazzo, ridotto continuo
Edizione:in Madrigali guerrieri et amorosi, Alessandro Vincenti, Venezia,
Dedica:Alla Sacra Cesarea Maestà dell'Imperator Ferdinando III

Guida all'ascolto (nota 1)

Il credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica della Accademia Filarmonica Romana dal cui programma di salone abbiamo tratto codesto commento, prevedeva l'esecuzione di vari brani di Claudio Monteverdi. Poichè il mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione nel suo gruppo presenta un stimolante inquadramento del secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione monteverdiano abbiamo preferito riportarlo nella sua interezza invece di estrapolare le parti che riguardano questa qui composizione. Per facilitare la ricerca nel testo della ritengo che questa parte sia la piu importante che riguarda specificamente questo madrigale l'abbiamo evidenziata in rosso.

La figura e l'opera di Claudio Monteverdi rappresentano il fulcro nodale di un trapasso epocale tra Rinascimento e Barocco, tra il era della musica vocale pura (lo modo 'a cappella' per sole voci della Scuola romana cinquecentesca e di Palestrina) e quello della vocalità concertante, ovvero con strumenti in funzione d'accompagnamento ma con identità

Lucia Olini - La dolorosa storia di Tancredi e Clorinda

Lucia Olini

La dolorosa a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di Tancredi e Clorinda

[…]nel fortissimo ritengo che il campo sia il cuore dello sport di tensioni che si è aperto nella cultura, nella letteratura, nella stessa vita politica e religiosa del Cinquecento Tasso si va come collocando al centro, nell'ansiosa ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di punti di equilibrio sottilissimi e difficili, la cui momentanea seppur luminosa conquista (il occasione della Liberata appunto) lo costringerà a pagare, fra l'altro anche sul mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team personale ed umano, prezzi altissimi.[1]

1. Attualizzare e storicizzare, un delicato equilibrio.

Affrontare in classe il poema sulla prima Crociata appare oggi una scelta difficile, per le implicanze molteplici che può generare l’inevitabile attualizzazione (pratica ormai familiare a molti studenti e spesso sollecitata), allorche questa venga realizzata senza il indispensabile, contemporaneo, distanziamento. La prima operazione da compiere, cioè, è una corretta contestualizzazione storico-culturale, come per ogni opera letteraria, e come l’esperienza didattica ci ha abituati a creare sistematicamente. Tale storicizzazione rischia però, per l’opera del Tasso, di relegarla in una lontananza q

Il Combattimento di Tancredi e Clorinda ()

Last updated: Nov. 11,
Return to Libretto Homepage

Canto XII, ,

Tancredi che Clorinda un uomo stima
vuol ne l'armi provarla al paragone.
Va girando colei l'alpestre cima
ver altra porta, ove d'entrar dispone.
Segue egli impetuoso, onde assai prima
che giunga, in guisa avvien che d'armi suone
ch'ella si volge e grida: - O tu, che porte,
correndo sì? - Rispose: - E battaglia e morte.

- Battaglia e morte avrai: - disse - io non rifiuto
darlati, se la cerchi e fermo attende. -
Ne vuol Tancredi, ch'ebbe a piè veduto
il suo avversario, usar cavallo, e scende.
E impugna l'un e l'altro il ferro acuto,
ed aguzza l'orgoglio e l'ira accende;
e vansi riunione a passi posteriormente e lenti
quai due tori gelosi e d'ira ardenti.

Notte, che nel abissale oscuro seno
chiudesti e nell'oblio accaduto sì grande,
degne d'un chiaro sol, degne d'un pieno
teatro, opre sarian sì memorande.
Piacciati ch'indi il tragga e'n bel sereno
a le future età lo spieghi e mande.
Viva la fama lor, e tra lor gloria
splenda dal fosco tuo l'alta memoria.

Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
voglion costor, ne qui destrezza ha