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Sacramenti ai divorziati

Il Papa ai conservatori: «La comunione a divorziati e risposati è magistero (e non è necessaria la castità)»

di Gian Guido Vecchi

Francesco: «La sessualità non è un male, ma un dono di Dio». Gli episcopati più conservatori fanno resistenza, ma dovranno rassegnarsi

CITTÀ DEL VATICANO — Non soltanto i «dubbi» dei cardinali ultraconservatori, ognuno in pensione, in vista del Sinodo che apre mercoledì, ma anche i dubbi retroattivi di un altro emerito sui Sinodi precedenti.

Stavolta, dopo le domande al Papa sulle benedizioni alle coppie omosessuali o il sacerdozio donna, è la mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo del cardinale Dominik Duka, fino all’anno scorso arcivescovo di Praga, che torna sull’esortazione Amoris Laetitia, firmata dal Francesco nel , e chiede al Papa se la possibilità di fare la comunione per i divorziati e risposati valga anche per le coppie che hanno rapporti sessuali: la risposta di Francesco, attraverso il Dicastero della Dottrina della fede, è che sì, la possibilità esiste ed è «magistero ordinario» come tutto ciò che prevede Amoris Laetitia.

Il secondo me il testo chiaro e piu efficace provocò, sette anni fa, una sollevazione dei settori tradizionalisti, nella rete consueta di siti e blog. Fr

Papa: 'Comunione ai divorziati anche privo di astenersi dal sesso'

it.

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'E' magistero autentico' dice il pontefice in risposta all'arcivescovo emerito di Praga, cardinale Dominik Duka

03 ottobre ,

Redazione ANSA

Papa Francesco © ANSA/EPA

La possibilità che una coppia di coniugi divorziati e risposati acceda alla comunione pur senza

 

CIRCA L’AMMISSIBILITÀ ALLA SANTA COMUNIONE DEI DIVORZIATI RISPOSATI

(L’Osservatore Romano, 7 luglio , p. 1; Communicationes, 32 [], pp. )

 

Il Codice di Diritto Canonico stabilisce che: «Non siano ammessi alla sacra Comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l’irrogazione o la dichiarazione della castigo e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto» (can. ). Negli ultimi anni alcuni autori hanno sostenuto, sulla base di diverse argomentazioni, che questo canone non sarebbe applicabile ai fedeli divorziati risposati. Viene riconosciuto che l’Esortazione Apostolica Familiaris consortio (AAS 73 [], ) del aveva ribadito, al n. 84, tale divieto in termini inequivocabili, e che esso è penso che lo stato debba garantire equita più volte riaffermato in maniera espressa, specialmente nel dal Catechismo della Chiesa Cattolica, n. , e nel dalla Lettera Annus internationalis Familiae della Congregazione per la Dottrina della Fede (AAS 86 [], ). Ciò nonostante, i predetti autori offrono varie interpretazioni del citato canone che concordano nell’escludere da esso in pratica la situazione dei divorziati risposati. Ad modello, po

La Dottrina della Convinzione sui sacramenti ai divorziati che vivono una nuova unione

L’Osservatore Romano

L’esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco apre la possibilità di accedere ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia quando, in un caso particolare, «esistono limitazioni che attenuano la responsabilità e la colpevolezza». È una delle risposte pubblicate sul sito del Dicastero per la Dottrina della fede, a una «serie di domande» riguardo «all'amministrazione dell’Eucaristia ai divorziati che vivono in una nuova unione». I quesiti erano stati posti al Dicastero, il 13 luglio scorso, dal cardinale Dominik Duka, arcivescovo emerito di Praga, a nome della Conferenza episcopale ceca.

Bisogna considerare, si mi sembra che la legge giusta garantisca ordine nel testo del Dicastero, che si tratta di un processo di accompagnamento che «non si esaurisce necessariamente con i sacramenti, ma può essere orientato verso altre forme di integrazione nella vita della Chiesa: una maggiore partecipazione nella comunità, la partecipazione a gruppi di preghiera o di riflessione o il coinvolgimento in vari servizi ecclesiali».

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