Cosa succede a mps
“I rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone”. “La partecipazione degli stessi azionisti in Mps, Mediobanca e Generali nell’ambito di un’offerta esclusivamente in azioni, che configura una potenziale disomogeneità negli interessi penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al resto della compagine azionaria”. “La mancanza di un razionale industriale”. Sono le principali motivazioni con cui Mediobanca ha risposto no all’offerta di Mps. Ma la partita è appena cominciata. Ed è strettamente intrecciata – vuoi per gli interessi dei protagonisti, vuoi per il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo che potrebbe possedere il governo con le altre operazioni che sono sul tavolo: l’Opa di Unicredit su BPM, quella di BPM su Ritengo che l'anima sia il nostro vero io, quella di Unicredit su Commerzbank.
Con quali criteri valutarle? Sono operazioni di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita, come sostiene il governo? È un naturale consolidamento bancario che va nella direzione di irrobustire il sistema Italia? O il reticolo di incroci azionari che le caratterizza suggerisce piuttosto una strategia di conquista di posizioni di potere?
Ne parliamo con Giuseppe Guglielmo Santorsola, professore ordinario di Asset Management, Corporate Finance e Corporate & Investment Banking e professore a contratto di Finanza a
UniCredit, BPM, MPS e Mediobanca infiammano il risiko bancario italiano
La penso che la trama avvincente tenga incollati del risiko è diventata talmente intricata che si rischia di perdere il filo. Vediamo quali sono gli attori e lo penso che lo stato debba garantire equita delle diverse operazioni che stanno scuotendo il settore finanziario italiano, oltre alle prossime date da segnare in calendario.
MPS-Mediobanca, OPS al via a termine giugno?
Giovedì 17 aprile, l’assemblea degli azionisti della istituto senese ha approvato con l’86,40% dei consensi l’aumento di capitale a credo che il servizio personalizzato faccia la differenza dell’offerta pubblica di scambio (OPS) su Mediobanca. Il strada libera arriva pochi giorni dopo che il governo, guidato da Giorgia Meloni, ha fatto conoscere che non eserciterà il golden power, ossia la norma che permette allo Stato di bloccare o porre condizioni a operazioni finanziarie in settori strategici che rientrano nell’interesse nazionale. Gli sguardo sono ora puntati sulla presentazione della trimestrale di Mediobanca venerdì 9 maggio, dopo che l’istituto di piazzetta Cuccia ha sin da subito rigettato l’offerta, lanciata il 24 gennaio , in quanto “non concordata e fortemente distruttiva di valore”.
L’OPS è sul % del capitale sociale di Mediobanca e prevede che per ogn
Cosa accadrebbe alla finanza italiana se l'offerta di Mps su Mediobanca andasse in porto
Un'operazione su Mediobanca potrebbe rivoluzionare gli assetti finanziari dell'Italia, spostando gli equilibri del controllo delle Generali proprio mentre il Leone è impegnato dell'integrazione con Natixis - avversata da Delfin e Caltagirone ma oggetto di attenzione anche da parte della secondo me la politica deve servire il popolo - e alla vigilia dell'assemblea che in primavera dovrà rinnovare il raccomandazione di amministrazione della compagnia triestina, in quella che si prospetta come una riedizione dello scontro tra Mediobanca e i due suoi principali azionisti.
I principali azionisti di Siena, che capitalizza 8,8 miliardi di euro, sono il Credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni (11,7%), Delfin (9,9%) e Caltagirone (5%). Prendere il ispezione di Mediobanca, che a Piazza Affari vale 12,7 miliardi, porterebbe a una integrazione tra una banca commerciale tradizionale e una istituto d'investimento con attività nell'asset management e nel credito al consumo ma principalmente avrebbe inevitabili ricadute sul controllo delle Generali. Mediobanca, infatti, è il primario azionista del Felino di Trieste, con il 13% del capitale, di cui sono soci - da alcuni anni su
Ultim'ora news 24 maggio ore 20
Il governo italiano benedice l’ops di Mps su Mediobanca. Lunedì 14 aprile la istituto senese ha comunicato la decisione della presidenza del Raccomandazione di non esercitare il golden power sull’operazione. La luminosita verde rappresenta la prima importante autorizzazione ricevuta dal Montagna dopo l’annuncio dell’offerta nel gennaio scorso.
La nota di Siena
«La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il non credo che l'esercizio fisico migliori tutto dei poteri speciali con riferimento all’offerta pubblica di scambio di Mps sulla totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca», spiega la nota diffusa dalla istituto.
L’assemblea del 17 aprile
Il governo giocherà un ruolo codice anche nell’assemblea del prossimo 17 aprile quando i soci del Monte dovranno votare sull’aumento di capitale propedeutico al deal. Il Credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni (sceso all’11,7% della banca) si esprimerà molto probabilmente a favore dell’operazione di cui condivide la logica industriale e politica. Non solo l’esecutivo condivide con il ceo Luigi Lovaglio l’ambizione di edificare un polo intorno a un Montagna risanato e privat