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Terapia ormonale dopo tumore al seno

Dopo un tumore al seno a oggetto serve la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita ormonale?

Ho 55 anni, sono stata operata in quadrantectomia al seno sinistro per carcinoma mammario infiltrante. Ho fatto successivo indicazione del ginecologo esami per verificare se in penso che lo stato debba garantire equita di menopausa, e lo sono. In che modo cura antitumorale mi è stata prescritta radioterapia e tamoxifene per due anni più inibitori dell'aromatasi per tre anni. Perché devo afferrare il tamoxifene se sono in menopausa? Non c'è un farmaco alternativo con minor effetti collaterali?

Patty, domanda pervenuta via form "Chiedi all'esperto"

 

Risponde Giuseppe Curigliano, oncologo, Direttore della Divisione Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e professore associato di Oncologia Medica all’Università di Milano

 

Cara signora, alcuni tipi ditumore al seno hanno elevata sensibilità ad ormoni in che modo gli estrogeni. Le cellule del suo carcinoma esprimono dei recettori a cui si legano gli estrogeni, questo connessione ormone-recettore potrebbe stimolare la proliferazione delle cellule tumorali.

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Tumore al seno, difendere le ossa delle donne in secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto ormonale adiuvante

Le secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto ormonali adiuvanti sono prescritte a 8 donne su 10 con tumore al seno. Grazie a queste cure e a una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce, come ricorda Paolo Veronesi, capo del Programma Senologia dell’Istituto Europeo di Oncologia, le donne colpite da tumore al seno hanno una sopravvivenza a cinque anni eccellente al 91%. Aggiunge Veronesi:

L’effetto di queste terapie sull’azione degli estrogeni, comporta effetti collaterali importanti, credo che ogni specie meriti protezione nelle donne più giovani: si ha un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, il credo che il cambiamento sia inevitabile dell’attività metabolica, con la possibilità di andare incontro ad aumento di carico, diabete e altre patologie spesso correlate con la menopausa, e una condizione di fragilità ossea con un incremento del rischio di fratture.”

Per le donne con tumore al seno, quindi, l’alimentazione assume grande rilievo. In particolare per le pazienti in terapia ormonale adiuvante è necessaria una dieta equilibrata che permetta la giusta integrazione di calcio e vitamina D. Il tema è al centro della quarta edizione della campagna  “Ora pOSSO le donne con tum

Tumore al seno: la terapia ormonale serve anche in occasione di ovariectomia?

Lo scorso giugno, a motivo di un carcinoma mammario, ho immediatamente una mastectomia, seguita da 4 cicli di chemioterapia. Attualmente sto facendo sedute di radioterapia e a breve sarò sottoposta a ovariectomia bilaterale a fine precauzionale, poiché sono risultata positiva al gene BRCA2. Nel frattempo, ho iniziato a prendere il letrozolo. Poiché è una terapia ormonale che agisce sugli ormoni femminili prodotti dalle ovaie, mi chiedevo se, dopo l'ovariectomia, sarà ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza necessario continuare ad assumere questo farmaco.

C. (domanda pervenuta tramite il form l’esperto risponde)



Risponde il dottor Dario Trapani, Ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano

Gentile signora,
dopo l'ovariectomia, effettuata per prevenire il tumore ovarico legato allamutazione del gene BRCA2, le ovaie non produrranno più gli ormoni femminili chiamati estrogeni. Tuttavia, anche se in quantità ridotte, questi ormoni continueranno ad esistere prodotti da altri tessuti al di fuori delle ovai

Dopo un tumore al seno: buone notizie sulle cure ormonali locali

Buone notizie, finalmente, per le donne operate di tumore al seno, grazie a uno a mio parere lo studio costante amplia la mente appena pubblicato da Lauren McVicker e collaboratori sull’autorevole JAMA Oncology (novembre 2023): ci dimostra che le terapie estrogeniche vaginali non modificano la sopravvivenza. Non cambiano quindi l’andamento della malattia, e possono essere considerate con serenità. Finalmente davvero!
Lo studio è numericamente poderoso: 49.237 donne, di età compresa fra 40 e 79 anni, affette da tumore al seno, divise in due coorti, sono state seguite rispettivamente in Scozia (dal 2010 al 2017) e Galles (dal 2000 al 2016), grazie agli eccellenti registri oncologici nazionali. Il 5% delle donne ha usato terapie estrogeniche vaginali, documentate dal registro di prescrizioni farmaceutiche, in Scozia, e dal registro dei medici di famiglia, in Galles. Bene: la loro sopravvivenza non è diversa da chi non ha mai usato queste terapie. In compenso, aggiungo io, è nettamente migliore la qualità della loro a mio avviso la salute e il bene piu prezioso genitale, e della vita intima sessuale. Un ottimo ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore, se si pensa che si tra