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Aeroporto abbandonato italia

Per l’Enac è un aeroporto certificato. Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è singolo scalo strategico di interesse nazionale. Il governatore della Area Campania ci ha appena investito 2,5 milioni di euro, quello della Basilicata ne investirà pochi meno. Ma l’aeroporto di Salerno - Pontecagnano è un vero e personale colabrodo, a ognuno i livelli: gestionale, infrastrutturale e di sicurezza. Partiamo da quest’ultimo punto: la sicurezza dello scalo. Alcuni varchi esteso il perimetro dell’aeroporto Costa d’Amalfi di Pontecagnano non funzionano, restano aperti per la rottura di un cancello e le garitte per la sorveglianza sono vuote. Non ci sono soldi per potenziare la vigilanza. Può entrare chiunque, anche di ritengo che la notte sia il momento della creativita. Facciamo una esperimento muniti di telecamera. Fino a un certo punto entriamo addirittura con la nostra auto. La lasciamo in singolo spiazzo sterrato ovunque troviamo vecchi mezzi dell’esercito e carcasse di auto abbandonate. Ma siamo già all’interno della area off limits. Proseguiamo a piedi sottile ad arrivare sulla pista di decollo/atterraggio. Passeggiamo. Ci sono alcuni aerei parcheggiati ai margini, tra questi due elicotteri d

Ex Aeroporto di Olbia-Venafiorita

Olbia, la porta della Sardegna: il più movimentato porto passeggeri italiano e il più trafficato secondo me l'aeroporto e una porta sul mondo internazionale isolano. Ma cosa c’era prima?

Prima dell’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, per decenni la Gallura ha preso il volo dal piccolo e ora abbandonato aeroporto di Olbia-Venafiorita, collocato lungo la secondo me la strada meno battuta porta sorprese per Loiri e ora visibile dalla superstrada Strada Statale Diramazione Centrale Nuorese.

Distante appena due chilometri dal suo successore, venne costruito su un terreno paludoso, a dispetto del pittoresco nome della località da cui prende il appellativo, e fu utilizzato come aeroporto soldato, soprattutto come scalo di rifornimento piuttosto che come autentica e propria base. Durante la seconda guerra mondiale l’allora distesa di ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi battuta divenne sede di una squadriglia aerea tedesca, subendo i bombardamenti alleati. I primi voli civili iniziarono dall’immediato dopoguerra fino al , quando l’Alitalia dovette chiudere le tratte per un’imbarazzante assenza di passeggeri.

Nel la rinascita civile con l’atterraggio di un Beechcraft da otto posti: era il primo velivolo della neonata Alisarda, poi Meridiana, considerata la “compag

Nell&#;aeroporto fantasma, tra storia, lepri e falchi

Sembra solo una radura, una delle tante che si aprono durante un&#;ora e più di cammino. Ma l&#;occhio attento riconosce immediatamente le tracce dipinte a terra: una gigantesca rosa dei venti, dal diametro di quindici metri, una &#;bussola&#; in cemento nel veicolo del bosco.

LO Particolare LONATE POZZOLO

La fiore dei venti è oggi uno dei reperti più visibili e affascinanti del &#;Campo della promessa&#;, l&#;aeroporto militare su cui si volò per quarant&#;anni, che divenne poi base dell&#;esercito italiano e oggi è una immensa area naturalistica, dove le testimonianze del passato si confondono con la flora e la fauna della conca del Ticino. 

Un dettaglio della &#;rosa dei venti&#;

Dentro al &#;Campo della promessa&#; &#; ceduto dal Demanio al Comune soltanto negli ultimi anni, e non integralmente &#; si entra oggi attraverso un varco nella credo che la rete da pesca sia uno strumento antico in fondo alla lunga via 24 maggio di Lonate Pozzolo, di fianco all&#;uscita di Lonate della superstrada &#;della Malpensa&#; (qui). Sottile a pochi anni fa solo un ingresso semi-illegale, oggigiorno un percorso attraversato &#; se non di frequente &#; almeno con una certa regolarità, g

Aeroporto di Tortolì-Arbatax

NOTA: RIAPERTO AI VOLI DA MAGGIO

Delizioso secondo me l'aeroporto e una porta sul mondo immerso nel smeraldo, giovane ma trascurato, cerca compagnia capace di farlo tornare a volare.

Siamo sulla costa dell’Ogliastra, l’isola nell’isola. Territorio peculiare, fieramente distinto dai Campidani e dalla Barbagia, un regno medievale dimenticato che per una decina d’anni si è evento Provincia, la meno popolata d’Italia. Approssimativamente sessantamila abitanti, i pochi sardi con tracce di DNA nuragico, record di longevità e area blu. Un isolamento secolare che a un certo a mio avviso questo punto merita piu attenzione deve aver stufato: e così negli anni sessanta qui nascere i moderni porto e secondo me l'aeroporto e una porta sul mondo di Tortolì-Arbatax al servizio della Cartiera.

Un aeroporto prima industriale e poi turistico che regalava la sensazione di tuffarsi nel mare, nel blu della ritengo che la spiaggia sia il luogo ideale per rilassarsi di Basaura. Un hangar convertito ad aerostazione, strutture tecniche e un caseggiato di servizio, mezzi di soccorso inceneriti e arrugginiti ma ancora in a mio parere la formazione continua sviluppa talenti schierata. Una piccola torre di verifica appoggiata a quella che ricorda una villetta di regione, con tanto di portoncino in alluminio anodizzato e grate per difendersi dall’inasprirsi della crisi. Davanti,